Un documentario corale su una delle figure simbolo della città e della cultura italiana e occidentale
Eroe biblico, David, giovane Re di Giuda e di Israele che vince il gigante Golia, è una figura simbolo del bene che lotta contro il male, che, nei secoli, ha affascinato molti artisti tanto da essere oggetto di varie sculture del Rinascimento e non solo.
«Le sculture di David a Firenze tra Storia e simbolo» è una produzione video realizzata da alcune delle più importanti istituzioni culturali fiorentine per raccontare e mostrare proprio i David che si trovano nel capoluogo toscano. Un progetto ideato durante il periodo di confinamento dovuto alla pandemia per mantenere attivo e coltivare il dialogo tra i musei e gli enti culturali in generale, instaurando così un proficuo rapporto di collaborazione fra diverse realtà del territorio.
Cinque sculture in marmo e bronzo – capolavori di Andrea Pisano, Donatello, Verrocchio e Michelangelo – raffigurano il David e hanno fortemente segnato diversi aspetti dell’arte e della storia fiorentina, dall’impegno per le statue della cattedrale, alla sofisticata prima committenza medicea, a simbolo della Repubblica fiorentina, quindi al collezionismo mediceo fino agli spostamenti ottocenteschi.
«Le sculture di David a Firenze tra Storia e simbolo» nasce da un’idea di Cecilie Hollberg, direttore dalla Galleria dell’Accademia di Firenze e di Paola d’Agostino, direttore dei Musei del Bargello, con la collaborazione di Claudio Rocca, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, coinvolgendo l’assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e l’Opera di Santa Maria del Fiore.
Giovedì 30 marzo, presso il Teatro Niccolini di Firenze, alle 18.00, sarà presentato ufficialmente al pubblico. Ingresso libero.
Nel Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, troviamo la prima statua che rappresenta la figura biblica, opera marmorea del 1336 di Andrea Pisano per la facciata principale del Campanile di Giotto, un David nel pieno degli anni, visto come un poeta con, tra le mani, il rotolo del primo dei Salmi.
Al Museo Nazionale del Bargello sono conservate invece tre statue cruciali per l’iconografia e lo sviluppo stilistico: due di Donatello – il giovanile David in marmo, del 1408-1409, il celeberrimo David in bronzo, del 1440 circa, il primo nudo statuario dai tempi dell’Antica Roma – insieme a quello di Andrea del Verrocchio, anch’esso in bronzo, realizzato tra il 1472-1475.
Il David di Michelangelo, realizzato tra il 1501 e l’inizio del 1504, è invece conservato alla Galleria dell’Accademia ed è riconosciuto come icona dell’arte rinascimentale in tutto il mondo. L’Opera di Santa Maria del Fiore è coinvolta in questo progetto non solo in qualità di «custode» del primo David del Pisano, ma soprattutto in qualità di committente del David marmoreo di Donatello e del David di Michelangelo, originariamente destinati agli sproni della cattedrale di Santa Maria del Fiore, e trasferite, dopo varie vicissitudini, la prima al Museo Nazionale del Bargello e la seconda alla Galleria dell’Accademia di Firenze.
Inoltre, a Firenze sono conservate le tre copie successive del David di Michelangelo, che si trovano oggi in Piazza della Signoria, sull’arengario di Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, realizzata in marmo da Luigi Arrighetti; al centro del Piazzale Michelangelo, in bronzo, opera di Clemente Papi, autore anche del calco in gesso nella Gipsoteca dell’Istituto d’Arte di Porta Romana.
«Le sculture di David a Firenze tra Storia e simbolo» vuole ripercorrere e approfondire il legame tra queste opere con l’obiettivo di promuovere la conoscenza storica e artistica dell’immagine del David, oltre che valorizzare il patrimonio culturale del territorio fiorentino. Il video ha un approccio corale: attraverso le voci dei direttori Cecilie Hollberg e Paola D’Agostino, di Monsignor Timothy Verdon, direttore artistico del Museo dell’Opera del Duomo della curatrice e storica dell’arte Ilaria Ciseri per il Bargello, del direttore dell’Accademia di Belle Arti Claudio Rocca e Tommaso Sacchi già assessore alla cultura del Comune di Firenze, approfondisce aspetti storico-artistici, tecnici e di committenza su queste opere, tra le più celebrate della statuaria rinascimentale, ripercorrendo il legame con la città di Firenze attraverso i secoli.
29 marzo 2023 – Aggiornata il 29 marzo 2023 , 15:04
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