La presidente di Taiwan Tsai Ing-wen è arrivata a New York. Criticata dalla Cina per la visita, Tsai ha affermato che la solida partnership tra Taiwan e gli Stati Uniti è dovuta a valori e interessi comuni, nonché agli sforzi a lungo termine dei taiwanesi all’estero. A una cena con oltre 700 connazionali espatriati, Tsai ha affermato che Taiwan ha dimostrato la sua determinazione a difendersi e la capacità di aiutare a salvaguardare la stabilità regionale, aggiungendo che Taipei lavorerà ulteriormente con altri partner per «camminare con fermezza sulla via della democrazia e della libertà».
La Cina continentale: «Prenderemo contromisure risolute»
«Ci opponiamo fermamente a questo e prenderemo contromisure risolute», ha detto Zhu Fenglian, portavoce dell’Ufficio cinese per gli affari di Taiwan, condannando, in una conferenza stampa a Pechino, la visita negli Usa di Tsai.
«Giappone e molti Paesi europei vogliono lavorare con Taiwan»
Parlando a una cena con centinaia di taiwanesi americani provenienti da città come New York, Boston e Washington, Tsai ha discusso della crescente importanza di Taiwan per il mondo. Ha affermato che paesi come il Giappone e molte nazioni europee vogliono lavorare con Taiwan poiché le incertezze sulla guerra commerciale Usa-Cina e l’invasione russa dell’Ucraina accelerano la ristrutturazione delle catene di approvvigionamento globali.
La visita di Tsai arriva in un momento delicato: la speranza di migliori legami Pechino-Washington a seguito di un incontro tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping alla fine dello scorso anno è sfumata per varie cause, tra cui il presunto pallone spia.
Funzionari statunitensi hanno detto che una telefonata Biden-Xi potrebbe aver luogo dopo che Tsai avrà concluso i suoi viaggi. Tsai sta trascorrendo due notti a New York prima di dirigersi verso il Guatemala e il Belize, due delle poche nazioni rimaste che ancora riconoscono Taiwan come paese indipendente. Quel numero di paesi è recentemente sceso a 13, quando l’Honduras ha stretto i suoi legami con Pechino.