الإثنين, يونيو 5, 2023
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Perché i greci hanno inventato la politica (e la differenza tra la democrazia di allora e quella di oggi)


Atene, la città democratica dentro ma dispotica fuori. La letteratura greca raccontata da Walter Lapini, professore di letteratura greca e autore. Seconda puntata

Nella democrazia ateniese guardiamo come uno specchio in cui cerchiamo i nostri pregi e le nostre illusioni: la democrazia diretta come la intendiamo noi non è mai esistita, nemmeno in Grecia. In questo specchio – dice Walter Lapini, filologo classico e grecista – vediamo tante cose che ci piacciono: i cittadini tutti uguali davanti alla legge, l’educazione gratuita, le cariche pubbliche remunerate ma ci sono anche immagini che piacciono meno.
Questa Atene democratica per mantenere i suoi principi così avanzati aveva bisogno di denaro e risorse che prendeva agli altri. Atena era al centro di un grande impero e imponeva tribuiti agli alleati trasformati in sudditi. La città democratica dentro ma dispotica fuori. La democrazia ateniese era limitata: nullatenenti e donne non avevano voce in capitolo, stranieri ancora meno. Quello che rende potente Atene è che tutti i cittadini sono proprietari dello Stato e che tutti sono sottomessi al nomos, alla legge.

Walter Lapini, filologo classico e grecista, è professore ordinario di letteratura greca all’università di Genova. È autore di numerosi saggi e monografie sul mondo classico.

Prima puntata: Walter Lapini: «Omero è mai esistito? Certo, ha inventato i supereroi (Marvel)»

20 aprile 2023 – Aggiornata il 20 aprile 2023 , 07:16

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